Interior Design: le 5 regole d’oro della felicità

Dalla luce all’impiego di materiali naturali. 5 consigli per una casa a prova di tristezza.

Il running. Se dovessimo associare una disciplina sportiva alla nostra epoca sarebbe sicuramente la corsa.
In città corriamo per prendere i mezzi, accompagnare i figli a scuola, raggiungere il posto di lavoro. In ufficio ci viene imposto di strisciare il badge entro un certo orario, riceviamo progetti con scadenze ravvicinate e anche quando siamo noi a stabilire le deadline, fissiamo termini di consegna irragionevoli per non essere da meno.

In un periodo in cui l’accelerazione (digitale, tecnologica, dei ritmi di vita) la fa da padrone, riscoprire il piacere della lentezza diventa un imperativo, soprattutto a casa.
Una casa che deve essere anche “santuario” per poterci riappropriare della felicità.

Come fare, allora? Il “design” ci può dare una mano, almeno secondo l’interior designer Amy Brandhorst.
Con il contributo della psicologa e consulente Eleftheria Karipidi, Brandhorst ha identificato 5 regole per tenere a bada lo stress, ritrovare noi stessi e riassaporare la felicità.
Vediamole insieme.

1. Light is key

La luce naturale è la chiave della felicità.
Se la casa ha una scarsa esposizione, Amy suggerisce di introdurre mobili e accessori con superfici riflettenti.
Ad esempio, si può provare a posizionare uno specchio davanti a una finestra, aggiungere un tavolo in metallo o a specchio e accessori in vetro.

2. Tondo è bello e… fa bene

Non stiamo parlando di kg di troppo, ma di complementi d’arredo.
Secondo una recente indagine, le forme degli oggetti hanno un considerevole impatto sulle nostre emozioni.
In particolare, le silhouette sinuose sono in grado di suscitare in noi emozioni positive, quali accessibilità e cordialità. Gli oggetti sferici trasmettono un’idea di equilibro; pare ci aiutino a farci sentire a nostro agio e a ridurre l’ansia.
Brandhorst suggerisce, quindi, di adottare lampade a sospensione dalla forma sferica, specchi rotondi, tavolini circolari o mobili rétro con bordi curvi.
Le curve addolciranno lo spazio.

3. “Don’t be blue” con il blu

Per non sentirci giù, basta ricorrere al potere terapeutico del blu.
Il blu favorisce il relax e ci aiuta a riposare. È dimostrato che questo colore contribuisca anche ad abbassare la pressione.
Proviamo, allora, a dipingere di blu le pareti della camera da letto o a comprare cuscini o lenzuola in diverse tonalità di blu.

4. Un ambiente multi-sensoriale

Secondo Brandhorst e Karipidi, una casa che esalti tutti i sensi (vista, olfatto, tatto…) ci farà sentire più… “umani”.
Aromi di lavanda e vaniglia e tessuti soffici come il velluto aumenteranno la nostra sensazione di comfort.

5. Materiali naturali

Legno, pietra, lino, marmo, cotone e lana. 
La natura è un “rivitalizzante” per le nostre menti, questo grazie al nostro legame innato con l’ambiente.
Siamo più felici all’aperto e in ambienti verdi rispetto a contesti urbani. Proviamo, allora, a portare la natura in casa con pavimenti e mobili in legno, coperte di pura lana, lampade a base di marmo e federe per cuscini in cotone. 
Da non dimenticare, infine, fiori e piante.

 Che ne dite, facciamo un tentativo?

Fonte:
Harper’s Bazar

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